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Napoli. Fraternità universale, al via a Capodimonte il grande Convegno di studi

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Venerdì prossimo, 28 ottobre, a partire dalle 10.00, a Napoli, in viale colli Aminei 2, presso l’aula magna della sezione San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (PFTIM), prenderà il via il convegno di studio Chiesa sinodale e fraternità universale, organizzato dalla stessa Facoltà con il contributo del Servizio Nazionale per gli Studi Superiori di Teologia e di Scienze Religiose della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

Per l’occasione, il parterre dei relatori sarà particolarmente ricco di illustri ospiti. Ad aprire i lavori saranno i saluti introduttivi dell’arcivescovo di Napoli monsignor Domenico Battaglia, gran cancelliere della PFTIM, e di Don Emilio Salvatore, preside della PFTIM, seguiti dall’introduzione di Padre Nicola Salato (PFTIM), curatore del convegno insieme al Decano della Facoltà, Don Francesco Asti, cui sarà affidata la moderazione della giornata.

La prolusione principale sarà affidata al cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi, che interverrà sul tema La Chiesa sinodale nella universitas fidelium: alle sorgenti della sinodalità e fraternità universale. Circa questo argomento, il cardinal Grech ha più volte sottolineato come il processo decisionale nella Chiesa inizi sempre dall’ascolto, condizione indispensabile per comprendere come e dove lo Spirito intenda condurre la Chiesa. All’intervento del porporato farà seguito la relazione del vescovo monsignor Francesco Savino, vice-presidente della CEI per il Sud Italia, che parlerà di Fraternità: radice della sinodalità.

Nella seconda parte della mattinata, invece, avrà luogo l’intervento di monsignor Patrick Valdrini, già rettore dell’Universitas Catholicas Parisiensis “Institut Catholique” di Parigi, incentrato su Il dibattito sulla sinodalità: un confronto a partire dal Codice, cui faranno seguito la discussione generale e le conclusioni affidate all’arcivescovo Battaglia.

«Il popolo di Dio – ha commentato il Decano della Facoltà, Don Francesco Asti – cresce nella misura in cui sperimenta la sinodalità, ovvero il camminare insieme. L’essere in cammino della Chiesa verso la Patria celeste si realizza particolarmente nell’esperienza sinodale in cui ogni membro sperimenta la comunione fondata sul desiderio di annunciare Cristo al mondo. Lo stile sinodale è anche al fondo della conversione ecologica ed economica che i credenti desiderano sperimentare e di cui il mondo intero ha assoluto e urgente bisogno».

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Caso corruzione, Spinelli dichiara: “Toti mi pressava soprattutto sotto elezioni”

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Entra nel vivo la vicenda relativa al caso corruzione che vede coinvolto il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti, con l’imprenditore ed ex presidente del Livorno Aldo Spinelli, che ci ha tenuto a chiarire la propria posizione. Ecco le sue dichiarazioni:

“Toti mi pressava, mi telefonava in continuazione soprattutto quando si avvicinavano le elezioni, chiedeva aiuto ma si prendeva impegni che sapeva di non poter mantenere”.

Poi, sempre durante l’interrogatorio di garanzia con il Gip Faggioni, l’imprenditore ha aggiunto:

“Ogni volta che c’era un’elezione tutti mi cercavano per chiedermi soldi. Anche Toti lo ha fatto puntualmente. Vorrei precisare che, se controllate quasi tutte le telefonate da lui a me, non viceversa. Diciamo che era molto presente e non mancava di contattarmi”.

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Milano, esonda il fiume Lambro: la situazione

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La pioggia incessante abbattutasi ieri sera su Milano ha causato l’esondazione del fiume Lambro, in seguito alla quale si sono verificati allagamenti e l’interruzione di alcune linee di bus e tram.

Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco, che hanno effettuato una ventina di interventi riuscendo a regolare il traffico completamente in tilt. In particolare, nel quartiere lambito del Lambro strade e piazze sono allagate e sono stati evacuati diversi edifici.

Inoltre i sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno recuperato una signora disabile con il gommone, visto che la sua casa è stata inondata.

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Mattarella manda un messaggio al presidente israeliano Herzog: “L’Italia è impegnata per il diritto di esistere di Israele”

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In occasione della ricorrenza dello Yom haAtzmaut, festa dell’indipendenza dello Stato d’Israele, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al presidente Isaac Herzog che lo aveva invitato alla cerimonia.

Ecco le parole del Capo dello Stato italiano:

“In questo giorno di giustificato orgoglio del popolo israeliano, assistiamo con grandissima preoccupazione ai drammatici sviluppi nella regione, sempre più segnata da violenza e tensioni. In tale contesto, desidero ribadire l’impegno dell’Italia affinché Israele possa esercitare in pace e sicurezza il proprio diritto inalienabile a esistere”.

In particolare, nel suo messaggio Mattarella ha rinnovato “la ferma condanna per l’atroce attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e le espressioni del cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale. Resta viva negli italiani tutti la speranza che gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas possano essere quanto prima restituiti alla libertà e all’affetto dei propri cari”. 

Poi, aggiunge: “È altresì indispensabile giungere ad un’immediata cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza. Auspichiamo che quanto prima il ciclo della violenza possa essere interrotto, che si riducano le tensioni – anche al livello regionale – e che si apra la strada ad un dialogo che porti ad una soluzione a due Stati, giusta, necessaria, sostenibile, in linea con il diritto internazionale. Una soluzione che è nell’interesse di tutti e per la quale tutti dobbiamo impegnarci”.

Infine rivolgendosi a Herzog, ha così concluso:

“I nostri Paesi sono uniti da un legame profondo, fondato su valori comuni e cresciuto nel tempo grazie ad un’ampia e diversificata collaborazione che ha promosso il benessere dei nostri popoli e una sempre più profonda conoscenza reciproca. È questo un patrimonio comune cui l’Italia annette la massima importanza, meritevole di essere preservato e consolidato. Confidando che la ricorrenza odierna possa offrire spunti di riflessione e di rinnovata dedizione alla pace, formulo all’amico popolo
israeliano le più cordiali felicitazioni e a Lei, signor Presidente, vivissimi auguri di ogni benessere”.

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